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La scelta della montatura è importante e può far cambiare l’esito delle nostre pescate. Ecco una guida dei Travi più spesso utilizzati sia per che chi pesca per divertimento, sia per gli agonisti.

L’IMPORTANZA DELLA MONTATURA
A Pensare che una montatura possa fare la differenza verrebbe quasi da ridere, come il fatto che costruire montatura sembra semplice, ma, in realtà, è proprio una montatura rispetto ad un’altra può far cambiare l’esito della nostra giornata di pesca. Se invece le nostre giornate di pesca sono senza competizione è probabile che utilizziamo montature a uno/due ami. In ogni caso, sia agonisticamente, sia tra amici, la montatura è importante, per non dire essenziale.

LA MONTATURA

La montatura, è il nostro assetto pescante, molto spesso, anche durante la solita giornata di pesca, una montatura può essere più redditizia di un’altra. I fattori che possono influire l’efficacia di una montatura sono principalmente il vento, le condizioni del mare, la presenza di alghe e tutte le altre piccole variabili che ci accompagnano durante le nostre pescata. La montatura è composta da un trave, ovvero lo spezzone di filo (nylon o fluorocarbon) che è il collegamento tra lo shock leader, che proviene dal filo della bobina, al piombo, che utilizziamo. Sul trave vengono montati alcuni accessori, per creare la vera e propria montatura (perline, girelle, attacchi rapidi, crimps, ammortizzatori, bait clip)


COME CREARE LO SNODO

Lo snodo è l’attacco su cui andremo a collegare il terminale, ovvero lo spezzone di filo su cui montiamo amo ed esca. Nelle montature da competizione di solito si utilizzano tre snodi, nelle altre giornate di pesca, invece, prevalentemente si usano montature a uno/due snodi. Gli snodi possono essere realizzati in più modalità: con perline incollate, con stopper, con nodo, con crimps. Lo snodo attraverso le perline incollate è sicuramente uno dei più apprezzati anche dai garisti. Esso è composto da questa specifica sequenza: perlina – girella – perlina. La perlina viene fissata sul trave grazie a piccole gocce di specifiche colle cianacriliche, e, con l’ aiuto di “attivatori”, se ne può aumentare la velocità di essiccazione. Lo snodo tramite stopper, invece, è quello che è realizzato tramite dei gommini specifici che sono calibrati a seconda del diametro del trave che utilizziamo. Essi hanno una caratteristica principale, che li differenza dagli altri snodi: sono gli unici che possono essere spostati in base alla posizione secondo noi migliore in quella giornata. Non sono, di solito, utilizzati nelle competizioni in quanto lo spostamento non previsto di uno snodo potrebbe creare grovigli del terminale, che in una gara potrebbe determinare una perdita di minuti di pesca a sistemare la montatura. Lo snodo con nodo è quello che si realizza con due nodi, uno a sopra ed uno a sotto alla girella. Per realizzare sul trave i nodi, vi sono due possibilità: tramite specifici fili per legature o tramite un semplice nylon. In tutti e due i casi l’importante è realizzare uno spessore (tramite le spire che creiamo), che eviti che la girella passi da una parte all’altra. L’ultimo snodo è quello creato tramite crimps, ovvero quello tramite dei piccoli tubicini (di solito in alluminio), che vengono schiacciati direttamente sul trave, e qui rimangono bloccati. Un’attenzione particolare va prestata quando fissate i vostri crimps: una pressione troppo forte potrebbe compromettere la resistenza del trave (sciupandolo), ma, allo stesso tempo, una pressione troppo leggera potrebbe non fissare correttamente lo snodo. In ogni caso di snodo sopra descritto, tra un blocco e l’altro del sistema di bloccaggio si mantiene la distanza dai 6 mm a 12 mm, come meglio specificato nella grafica.

Ecco tutto quello che serve:
–> Qui trovi le perline da incollare
–> Qui trovi la colla per Incollare
–> Qui trovi gli stopper
–> Qui trovi i Crimps

COME CREARE LO SNODO

GIRELLA – ATTACCO RAPIDO – SFERA
Lo snodo attraverso diverse tipologie di collegamento: girella classica, girella con attacco rapido o tramite la sfera. Una caratteristica che accomuna tutti e tre questi accessori di collegamento è la dimensione: le dimensioni devono essere adeguate a quel determinato diametro di trave. Una girella, un attacco rapido o una sfera, troppo piccoli o troppo grandi, infatti, farebbero “pescare” male la nostra montatura e non farci ottenere i risultati desiderati. Vediamo in dettaglio i vari tipi di collegamento.

* “La girella” è forse la soluzione più utilizzata: permette collegamenti veloci del terminale e un’ottima capacità di rotazione evitando quindi garbugli. Le dimensioni più utilizzate sono girelle del n. 24-22 per travi sottili con diametro 0.25 – 0.35, girelle del 20 – 18 per travi con diametro 0.50 – 0.70.
–> Qui trovi le girelle in acciaio Inox

* “La girella attacco rapido” è un’alternativa alla classica girella, leggermente più pesante rispetto alla precedente, ma sicuramente più veloce: in questo caso basterà spostare il conetto di copertura e collegare il terminale tramite asola. La scelta di queste girelle con “attacco rapido” è quella preferita da molti garisti.
–> Qui trovi le girelle con attacco rapido

* “La sfera”, per finire, è in assoluto il sistema più leggero, ma anche il più lento. In questo caso il collegamento con il terminale viene fatto passando il terminale privo di asole all’interno della sfera e una volta passato viene creato un nodo di fissaggio che evita che il terminale passi nuovamente all’interno della sfera. 
–> Qui trovi le sfere

GIRELLA – ATTACCO RAPIDO – SFERA

TRAVE A DUE BRACCIOLI
Il trave a due braccioli è il più utilizzato da chi pesca a Surfcasting. Può variare in lunghezza e di diametro. Si compone di un trave di diametro 0.50/0.60 mm, un attacco alto a circa 10 cm dall’asola di collegamento ed un attacco basso a circa 15 cm dal piombo. Il piombo ha una grammatura di 100/150 gr, in modo da poter sondare sia la pesca alla media, che alla lunga distanza; la distanza tra i due snodi varia invece dagli 85 cm, in caso siano utilizzati terminali da 80 cm, ai 125 cm in caso di terminali da 120 cm; il diametro dei terminali è di solito, dello 0.20 – 0.23 mm; gli ami sono del n. 8-6 per lo snodo basso e n. 12-10 per lo snodo alto, dove grazie anche all’utilizzo di un flotter, alziamo la nostra esca, alla ricerca dei pesci di galla.

–> Qui trovi attacchi rapidi per piombo

TRAVE A DUE BRACCIOLI

TRAVE PER MORMORA
Struttura simile al trave a due braccioli, si differenzia per l’assenza del flotter sullo snodo alto, in quanto entrambi i terminali pescheranno sul fondo, per il trave che è di diametro 0.30/0.35 mm. Anche in questo la lunghezza varia da 80 cm ai 125 cm a seconda dei terminali utilizzati, essi infatti sono da 80 cm a 120 cm, ma con diametri sottili dello 0.18 – 0.20 mm (in alcuni casi come con acqua chiara e pesci diffidenti si scende anche sotto questi diametri), con montati ami del n. 10 – 8 . Per finire i piombi hanno una grammatura dai 50 ai 100 gr.

–> Qui trovi attacchi rapidi per piombo

TRAVE PER MORMORA


Nel prossimo articolo parlerò di altri 3 tipi di TRAVI: Short Rovesciato, Trave con Bait Clip e Minitravetto

Un saluto da Matteo Mandrake Moriconi e ci vediamo al prossimo Articolo.

Questo articolo è stato scritto da:

Matteo Moriconi
Matteo Moriconi
Soprannominato "Mandrake", Toscano e più precisamente di Viareggio, classe 1993.
Ama il mare in tutte le sue sfaccettature, appena ha 5 minuti si fionda ad osservarlo e apprezzarlo.

Da piccolo come sport ha praticato nuoto a livello agonistico e poi come tanti il calcio, passione e sport che ha portato avanti per oltre 15 anni, fino a qualche anno fa.

Diplomato al liceo scientifico tecnologico, dal 2018 è proprietario dell’agenzia Immobiliare “Progetto Casa Versilia”, lavoro che li permette di conoscere molte persone e allo stesso tempo ritagliarsi lo spazio per sua passione: LA PESCA.

Passione trasmessa fin da piccolo da suo babbo, con il quale va tutt’oggi a pesca e condivide la bellezza di questo sport.

Pratica un po’ tutte le tecniche di pesca, con particolare conoscenze nella pesca a bolognese (che pratica in alcuni periodi dell’anno), chiaramente è un fedele praticante del SurfCasting.

Dal 2021 si butta nell’agonismo, tesserato FIPSAS, iscritto alla società “ASD Torre Matilde Viareggio”, sempre nello stesso anno è diventato uno dei collaboratori della rivista “PESCA DA TERRA”, dove tutt’oggi continua a scrivere con una rubrica mensile.

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Di Matteo Moriconi

Soprannominato "Mandrake", Toscano e più precisamente di Viareggio, classe 1993. Ama il mare in tutte le sue sfaccettature, appena ha 5 minuti si fionda ad osservarlo e apprezzarlo. Da piccolo come sport ha praticato nuoto a livello agonistico e poi come tanti il calcio, passione e sport che ha portato avanti per oltre 15 anni, fino a qualche anno fa. Diplomato al liceo scientifico tecnologico, dal 2018 è proprietario dell’agenzia Immobiliare “Progetto Casa Versilia”, lavoro che li permette di conoscere molte persone e allo stesso tempo ritagliarsi lo spazio per sua passione: LA PESCA. Passione trasmessa fin da piccolo da suo babbo, con il quale va tutt’oggi a pesca e condivide la bellezza di questo sport. Pratica un po’ tutte le tecniche di pesca, con particolare conoscenze nella pesca a bolognese (che pratica in alcuni periodi dell’anno), chiaramente è un fedele praticante del SurfCasting. Dal 2021 si butta nell’agonismo, tesserato FIPSAS, iscritto alla società “ASD Torre Matilde Viareggio”, sempre nello stesso anno è diventato uno dei collaboratori della rivista “PESCA DA TERRA”, dove tutt’oggi continua a scrivere con una rubrica mensile.