Nel vasto mondo del surfcasting, la tecnica della Vipera si distingue come
un vero e proprio jolly.
Scopri la potenza e l’efficacia di questo metodo, che, nonostante l’apparente ‘abbandono’ nel corso degli anni, rimane una scelta straordinariamente valida per i surfcasters.
Questo articolo, ispirato al video tutorial realizzato in collaborazione con il compianto campione Lino Materazzo ❤️ , esplora in dettaglio i vantaggi, le tecniche e le strategie per sfruttare al meglio la Vipera. Con un pensiero affettuoso per Lino, ci immergiamo nel suo insegnamento, per continuare a condividere la sua passione e la sua maestria nella pesca.
La Storia della Vipera 📖
Il declino di questo terminale chiamato in alcuni casi bilancino o vipera non è stato causato dalla nascita di tecniche di pesca superiori o più efficienti, ma, essendo utilizzato spesso in gara, dal cambiamento nel regolamento dell’agonismo.
Quest’ultimo ha visto un passaggio da due canne con due ami ciascuna, ad una sola canna con tre ami, promuovendo lo sviluppo di nuove soluzioni di pesca e travi a 3 braccioli basati sulle nuove regole.
I Vantaggi della Vipera 🎯
Ci sono numerosi benefici associati all’uso del bilancino o vipera. Alcuni dei più significativi sono:
- Duplice presentazione delle esche: Questa tecnica permette di presentare la stessa esca, o due esche diverse, su due ami ravvicinati. Ciò aumenta le probabilità di allamata, l’odore attrattivo in acqua e allunga il tempo prima che i granchi consumino l’esca.
- Riduzione del rischio di perdita del pesce: Spesso ci ritroveremo con la preda con entrambi gli ami conficcati nel palato, o uno nel palato ed uno all’esterno del corpo, riducendo così le possibilità di perdita del pesce.
- Efficienza nella ricerca dei grufolatori: Nella pesca di pesci come le mormore, non è raro che una volta allamata la prima, il movimento e lo scarroccio derivante faccia allamare anche una seconda mormora.
- Maggiore distanza nel lancio: Rispetto ad una classica montatura a 3 braccioli, l’eliminazione di un bracciolo comporta un minor attrito in fase di lancio con il conseguente vantaggio di guadagnare metri sul lancio.
Le Prede da Insidiare 🐟
La Vipera si dimostra molto efficace quando usata a fondo nella ricerca dei grufolatori, soprattutto le mormore o orate di piccola e media taglia. In determinate situazioni, come ad esempio un trave la cui lunghezza non permette l’uso di due braccioli lunghi, la vipera può essere utilizzata per insidiare pesci di mezz’acqua o superficie come aguglie e leccie stella.
Qui sopra in sequenza >> una Coppiola di Orate ed una Coppiola di Mormore pescate in una sessione in cui utilizzavo solamente un Terminale Vipera cosi, come insegnato da Lino.
Lunghezza e Diametro del Terminale 📏
Non esiste una misura standard per la lunghezza del terminale. Questa può variare dai 90 ai 150 cm, ma in determinate situazioni si può tranquillamente arrivare ai 2 metri. I due braccioli che compongono la vipera, solitamente, si attestano intorno ai 15/20 cm. Possono essere tutti e due della stessa lunghezza (Vipera Simmetrica), o differire per qualche centimetro in funzione dell’esca utilizzata (Vipera Asimmetrica).
In merito al diametro del filo, diversi fattori influenzano la scelta, tra cui le condizioni del mare, l’amo e l’esca che si intende utilizzare. Di conseguenza, il diametro del filo può variare da uno 0,18 a uno 0,25, e in certi casi può arrivare fino ad uno 0,40.
Attenzione però, il materiale utilizzato può fare la differenza.
Un Nylon troppo morbido potrebbe creare problemi di groviglo tra i braccioli.
Si consiglia un Fluorocabon oppure un Nylon Rigido.
Realizzazione della Vipera: Semplificazione del Processo
Per dare vita al loop della Vipera, il procedimento è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Infatti, si tratta dello stesso passaggio che si utilizza quando si realizza un’asola capocorda di un terminale di pesca, con una differenza fondamentale: le dimensioni dell’asola.
Normalmente, un’asola capocorda è piuttosto piccola, di solito misura tra i 2 e i 3 cm. Ma per la Vipera, abbiamo bisogno di un’asola decisamente più grande, che può raggiungere una lunghezza di 20 o 30 cm.
Quindi, invece di limitare la dimensione dell’asola a pochi centimetri, continuiamo a estenderla fino a raggiungere la lunghezza desiderata e chiudiamo questa asola con un Nodo semplice (Nodo Piano) passando dentro 3 volte prima di serrare.
Questa grande asola, una volta realizzata, sarà tagliata per formare i due braccioli della Vipera, realizzati da un unico filo.
Ricorda, la grandezza del loop non è un dettaglio da trascurare, ma un elemento fondamentale nel processo di creazione della Vipera.
Una volta che avrete realizzato il loop e ottenuto i due fili che costituiscono la Vipera, sarà necessario un ulteriore passaggio fondamentale per assicurare un’efficace distanza tra i due braccioli. Lino Materazzo, nel video, illustra un’astuzia ingegnosa utilizzando un piccolo pezzo di trocchetto.
Uno dei due fili viene utilizzato per creare dei nodi che si accavallano all’altro filo.
Questi nodi vanno realizzati e successivamente serrati proprio in corrispondenza di dove nascono i due braccioli. Questo consente di distaccare i due braccioli alla nascita, permettendo una migliore presentazione dell’esca, riducendo le possibilità di groviglio tra i due e quindi aumentando le possibilità di successo.
Ricorda, la cura per i dettagli è ciò che distingue un bravo pescatore. Non sottovalutate mai l’importanza di questi piccoli accorgimenti: possono fare davvero la differenza!
Le Esche da Utilizzare 🐛
Non esistono limiti sul tipo di esca da utilizzare con la Vipera. Dall’arenicola alla sarda, la scelta dell’esca è legata alle condizioni del mare e ai pesci che si intende insidiare e contestualmente all’amo utilizzato che, come spiego in ogni mio Video e nel mio Video Corso per imparare il SurfCasting SurfCaster Start Advanced, va scelto in relazione all’esca che si vuole utilizzare.
Con la Vipera è possibile utilizzare sia due esche uguali che due esche diverse, offrendo così un menù variegato ai nostri amati pesci.
Varianti di Utilizzo della Vipera: Innovazioni e Ibridi 💡
Con il passare del tempo e l’evoluzione delle tecniche di pesca, il metodo Vipera si è arricchito di varianti che ne hanno ampliato ulteriormente le potenzialità. L’avvento della linea Longa e, successivamente, dello stile giapponese, con i loro caratteristici braccioli con amo in punta e due derivazioni laterali, hanno aperto nuove strade per i pescatori più astuti.
Proprio questi pescatori, che già avevano maturato una considerevole esperienza con l’impiego della Vipera, hanno dato sfogo alla loro creatività – o, come si suol dire nel gergo, hanno ‘acceso le proprie lampadine‘. Il risultato? Hanno iniziato a creare ibridi, mescolando in modo innovativo differenti tecniche.
Un esempio eccellente di questo approccio innovativo è il Sabiki, un terminale derivante dallo stile giapponese. Tuttavia, nella sua versione ibrida, non prevede più un amo in fondo e due laterali, ma unisce l’efficacia della Vipera a quella del Sabiki, posizionando due ami in fondo ed uno laterale.
Questa evoluzione rappresenta la concretezza della genialità pescatoria. E’ la testimonianza che un bravo pescatore non si ferma alla tecnica pura, specialmente se questa è nata in contesti diversi da quelli in cui viene utilizzata.
La vera abilità, infatti, risiede nell’interpretare e adattare la tecnica al proprio contesto.
Così come è successo con la linea Longa, l’abilità sta nel carpire il meglio della tecnica importata e adattarla al proprio ambiente di pesca, trasformando la semplice applicazione in una forma d’arte.
Come anche l’utilizzo del Bracciolo Vipera su un classico trave a 2 ami. Questo approccio ha una serie di vantaggi che potrebbero sembrare contraddittori a prima vista, ma che in realtà si rivelano essere estremamente strategici.
Prima di tutto, avendo due braccioli anziché tre, si guadagna in aerodinamicità durante il lancio.
Questo permette di aumentare la distanza di lancio e, di conseguenza, la zona di pesca.
Ma non è tutto: nonostante i bracciolo siano due, si ha comunque la presenza di tre ami in pesca.
In sostanza, si riesce a coniugare la leggerezza ed l’efficienza di un trave a due ami con la ricchezza di presentazione delle esche offerta dalla Vipera. Ancora una volta, è la dimostrazione di come l’apertura mentale e la volontà di sperimentare possono portare a soluzioni innovative e vincenti.
“Non è importante cosa lanciare ma dove”.
La Vipera è una tecnica di pesca che potrebbe sembrare “passata”, ma è facile intuire quanto possa rivelarsi una carta vincente in molte situazioni di pesca, anche in gara.
Prima di concludere, vorrei rendere omaggio a Lino ‘pesciolino‘ Materazzo, un grande pescatore e un caro amico che ci ha lasciati ad Ottobre 2022.
Lino era una fonte di ispirazione, un maestro di pesca che ha condiviso generosamente la sua passione e la sua saggezza. La sua memoria e il suo insegnamento continueranno a vivere in noi. ❤️
Questo è tutto ciò che posso condividere in questo articolo, ma la conoscenza di Lino vive attraverso i suoi insegnamenti e la sua passione per la pesca.
Ti lascio qui il Video di Lino “Pesciolino” Materazzo e la sua Vipera.
➡️[Link al VIDEO]⬅️
Immergetevi nel mondo della pesca, continuate a imparare e a crescere, e ricordate: la conoscenza è il vostro vantaggio più grande.
Andrea Costantini
Questo articolo è stato scritto da:
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Fondatore di FishingEvolution ed Evo3POD, due brand riconosciuti a livello internazionale nel mondo della pesca e specializzati nel settore SurfCasting.
Nato nel 1976 nella piccola bottega di famiglia aperta nel 1969.
Da sempre, immerso ed avvolto dall’universo della pesca, del commercio e del business. Queste sono le tre basi che alimentano il percorso di crescita sin da bambino, le quali lo hanno trasportato verso una mentalità imprenditoriale ricca di passione e devozione.
Appassionato fin da sempre di marketing e di crescita personale, decise a 25 anni di dare da subito un suo tocco all’attività che divenne quello che oggi si chiama Fishing Evolution, shop di riferimento dei più grandi Agonisti Italiani ed Esteri.
Conoscendo e confrontandosi con gli Agonisti del settore ha la visione di sviluppare delle postazioni da SurfCasting (modulari e personalizzabili in base alle richieste degli atleti). Nasce cosi Evo3POD il primo brand italiano, ed ancora l’unico, a produrre postazioni di SurfCasting modulari oggi utilizzate da gran parte degli atleti e dai componenti della nazionale Italiana Maschile e Femminile nonché da componenti di molte altre nazionali come Olandese, Sudafricana, Tunisina e Francese ecc.
Il “Marketing non è vendere, marketing è insegnare”, questa frase è la sua filosofia. Ha formato migliaia di pescatori che ha guidato da un livello di conoscenze pari a zero trasportandoli fino a farli diventare SurfCaster appassionati.
Nel 2020, dopo 3 anni di valutazioni, prese la sofferta e dura decisione di chiudere il punto vendita fisico per dedicarsi solamente al mercato online con FishingEvolution ed Evo3POD con l’obiettivo di creare sempre più contenuti.
I suoi canali social, YouTube, Facebook, Instagram sono tra i più seguiti, e riconosciuti in modo autorevole, del SurfCasting italiano.
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