Terminato il mondiale dei giovani in terra Francese, diamo uno sguardo a quanto accaduto da una prospettiva prettamente tecnica.
Bisogna precisare innanzi tutto che mai come quest’anno c’era stata una preparazione così capillare e minuziosa, sviluppata con numerosi incontri e confronti, on line, sia tra tecnici delle varie nazionali che con i ragazzi facenti parte dei due team. Confronti che hanno permesso di analizzare una varietà di dati e valutare le diverse esperienze già avute su quei campi gara, partendo con un notevole bagaglio di informazioni tecniche.
Alla partenza, sapevamo la fondamentale importanza dei giorni di prova per far prendere dimestichezza sia agli under 16, i cui atleti mai avevano affrontato l’oceano, sia per gli under 21 per testare le difficoltà delle forti correnti laterali
La certezza di partenza era che il mondiale si sarebbe disputato sulla presenza di Spigole, sempre presenti in quella zona sia con la specie comune che con quella maculata, ed il forte dubbio della possibile presenza, anche importante di cefali, che sovente in questa stagione si presentano tra le onde oceaniche, soprattutto sull’acme di alta marea.
I travi previsti erano soprattutto di tre tipi: triplo 50/60 battente e non, triplo 100 battente e non, triplo 150 e doppio 120/150, più linee longhe e sabiki di varie lunghezze, in base alla propria dimestichezza d’uso. E per la verità questi sono stati i travi adoperati in generale da tutte le nazioni.
Per le esche, che comprendevano tremolina, koreano e sarda, erano stati studiati vari tipi di innesco con particolare cura alla sardina che, nel precedente mondiale seniores e femminile, aveva pagato in termini di catture selezionando le taglie più grosse.
La composizione delle due nazionali erano di diversa tipologia, se all’under 16 si presentava una formazione totalmente nuova senza alcun elemento d’esperienza, la under 21 presentava per 5 sesti atleti con diversi mondiali alle spalle, anche in oceano, Gianpaolo SOLAZZI, Marco GENTILE e Walter SANO’ gia under 21 e Ermanno TURLETTI e Danilo GALIMI provenienti dalla under 16, nomi sinonimo di garanzia, più il nuovo entrato Paolo SGRIGNOLI,alla prima esperienza ma con una buonissima preparazione tecnica personale ed un carattere molto positivo che ne ha fatto elemento di riferimento per tutta la squadra.
La prima prova…
Oceano, sinonimo di forti correnti, onde e schiuma, di maree che salgono e scendono per 250 metri e più, uno spettacolo che solo chi ha provato può capire quanto emozioni.
Il primo giorno ci dirigiamo alla spiaggia del Faro, si presenta con acqua torbidissima e onde di marea, sinceramente mai visto nelle precedenti esperienze così “marrone”, i ragazzi si distribuiscono e cominciano a pescare seguendo le indicazioni di noi tecnici, diversificando travi ed inneschi, e raccogliamo i primi dati, uno su tutti……pochissimo pesce, poche spigole e a sorpresa una congrua presenza di rombi……inaspettata, totale assenza di cefali e di aguglie che, invece, erano presenti pochi mesi prima. La prova continua nel pomeriggio senza ulteriori novità ed anzi, con minor presenza di pesce.
Secondo giorno di prova…
Tenendo conto che il giorno prima erano state confermate molte delle indicazioni considerate prima della partenza, si continua con mare marrone simile al giorno prima, e si conferma l’utilità della sardina nell’innesco al punto che un amo su tre viene sempre innescato con la sardina che, soprattutto sui rombi, dimostra essere più catturante. Vengono confermate le impressioni del primo giorno con la stessa tipologia di pesce, questa volta siamo sulla spiaggia della Bouvariè, dove sappiamo verranno svolte due delle quattro prove ufficiali. La prova del pomeriggio conferma ulteriormente quanto acclarato la mattina.
Siamo abbastanza fiduciosi, le 4 prove svolte hanno permesso ai ragazzi dell’under 16 di prendere confidenza con le forti correnti laterali di quel mare, ed a quelli della 21 di assettarsi meglio, tutti hanno una postazione che ben si adatta agli spostamenti e tutti si sono adeguati alle esigenze che le escursioni di marea provocano.
La mattina di Domenica usciamo per la 5^ ed ultima prova…
Il mare è grosso e leggermente schiarito ma dopo nemmeno un’ora un forte temporale ci costringe ad abbandonare senza rilevare alcuna notizia utile.
Giorno della prova ufficiale, come sempre succede nel mondiale, si va su una spiaggia che niente ha a che vedere con quelle che verranno utilizzate nelle prove ufficiali, giornata con molto vento e pochissimo pesce, mare grosso e valore della prova quasi inutile i ragazzi della 16 e della 21 la svolgono senza infamia e senza lode, utilizzandola per provare la funzionalità dei travi e gli inneschi, la 16 finisce ultima e la 21 quarta ma la pochissima presenza di pesce non allarma sulle prestazioni . Alla distribuzione delle esche abbiamo un primo allarme, le sardine che vengono distribuite non sono le solite ma una specie più grossa, simile alle alacce, che emanano poco odore e pochi grassi………risulteranno inutili e controproducenti.
La prima prova ufficiale…
Quella che conta, e la sera prima, nel solito briefing tra capitani ci confrontiamo con quelli della 16, adoperiamo e adopereremo per tutto il mondiale le stesse strategie, adattandole alle capacità dei ragazzi, che si diversificano tra i ragazzini della 16 ed i ragazzi della 21, come ormai facciamo da tempo. Decidiamo di partire come abbiamo constatato nelle prove, i ragazzi useranno il triplo 50 battente alternandolo al triplo 100, mettendo le esche sui canali e sui canaletti perpendicolari alla spiaggia, e sulla prima schiuma che le onde formano in prima ed in seconda fascia, indicazione per tutti, le esche dovranno essere ferme, perciò ognuno dovrà trovare il proprio piombo di tenuta….. che per alcuni sarà la idropiramide , per altri lo spike 175 gr.
La prima prova diventa subito un incubo, ci rendiamo conto che tutte le altre nazioni si difendono catturando qualche pesce, soprattutto spigole, mentre i nostri atleti sia alla 21 che alla 16 faticano non poco ed alla fine entrambe le squadre risulteranno ultime, e con pochissime catture, basti pensare che il Portogallo vincerà la manche con 28 catture, la Spagna seconda con 44 catture e la Francia terza con 40 catture, l’italia under 21 chiude con solo 16 catture ed a nulla è servito il cambio di strategia in corsa. Alla 16 non va meglio la Spagna chiude al primo posto con 25 catture, la Francia seconda con 31 catture e la Croazia terza con 19 catture, l’Italia ultima con solo 10 catture.
Siamo storditi e la sera durante il briefing tra noi tecnici cerchiamo di capire dove sia l’errore di strategia, avevamo messo in campo tutto quello che aveva fatto fare una ottima figura alla nazionale Senior pochi mesi prima e non aveva ripagato!!! Accertiamo che le sardine, differenti da quelle usate in prova e nel precedente mondiale non pagano, e dal giorno dopo verranno praticamente usate al minimo, che i travi corti non rendono, in pratica i rombi sono letteralmente spariti, e si opta per l’utilizzo di quelli più lunghi, gli inneschi vanno ridimensionati e, soprattutto, la ricerca più produttiva è quella dietro la schiuma, nel primo frangente, sotto riva e rimoduliamo la strategia.
Seconda prova…
Alla spiaggia del Faro, partire con un 6 sulle spalle è pesante ma i ragazzi sono carichi per tentare la rimonta, sappiamo che dobbiamo comunque fare un buon risultato e parte la manche, le nuove strategie pagano ed i ragazzi entrano in cattura sul pur poco pesce presente, ad un’ora o poco più dalla fine siamo primi….il morale si alza e la speranza di medaglia cresce….le nuove strategie ci rassicurano ma le nostre catture si bloccano e nonostante le 30 catture finali scaliamo al terzo posto di giornata, poiché la Spagna, con 32 catture vince la manche ed il portogallo con 24 catture, 6 meno dei nostri ci soffia il secondo posto per una penalità….. Oltretutto nell’individuale mettiamo il primo assoluto con TURLETTI Ermanno che fa suo il settore con ben 18 pesci. Va bene anche la 16 che vince la manche con 11 catture, relegando al secondo posto la Croazia con 14 catture ed al terzo la Francia con 10 catture rimontando così 2 posizioni nella classifica generale ed assestandosi al 4 posto, la under 21,nonostante la buona prova risale di un posto nella classifica generale assestandosi al 5 posto con dietro solo l’Olanda.
Terza manche…
Diventa fondamentale e la sera si confermano le strategie che avevano ripagato la mattina, la spiaggia sarà la punta spagnola, più bassa rispetto alle altre ed a logica meno produttiva. In effetti la manche conferma la scarsa presenza di pesce e nel trascorrere dei minuti le buone performance di Danilo Galimi e di Solazzi Gianpaolo, vengono annullate dalle difficoltà di cattura degli altri tre componenti, in un finale demoralizzante chiudiamo 5 di giornata catturando un totale di 13 pesci, vincerà la manche la Spagna con 24 pesci, secondo il portogallo con 27 pesci e terza la Francia con 23 pesci, andiamo alla classificazione con il peso di essere già fuori dal podio per l’ultima gara ma…..rimane un ultima speranza, difficile ma non impossibile, l’incastro dei risultati ci lascia quinti nella classifica generale ma a sole tre penalità dalla Francia… perciò il giorno dopo….lasciando la Francia a tre penalità, in virtù dei migliori piazzamenti si andrebbe a medaglia….. Molto meglio va all’under 16 che finisce terza di giornata con 15 pesci catturati, e si porta terza nella generale a pari penalità con la Croazia ma con i migliori piazzamenti e per loro le speranze di medaglia si fanno più concrete.
Quarta manche…
Si torna alla bouverie, e partiamo subito forte, nonostante il poco pesce nella prima ora tre dei nostri scappottano e doppiano le catture, il destino sembra dalla nostra parte e seguiamo con attenzione le azioni dei francesi che inizialmente arrancano nelle difficoltà, ci serve il quarto risultato e, soprattutto, che Spagna e Portogallo che si giocano il titolo si mettano tra noi e la Francia, ma già dalla seconda ora le carte in tavola sparigliano, i Francesi effettuano quelle poche catture, ben distribuite che li portano sempre più su fino a vincere la manche di giornata con 17 catture, la Spagna seconda con 13 catture e noi terzi con 12 catture…..il sogno svanisce e rimane la grama soddisfazione dell’assoluto di giornata con Marco Gentile e la risalita al 4 posto nella classifica generale dietro i campioni del mondo della Spagna, i secondi del Portogallo ed i terzi della Francia, lasciamo dietro di noi gli amici della Croazia e dell’Olanda ed il rammarico di un medaglia che era alla nostra portata.
Molto meglio fanno i ragazzi della 16 che vincendo di forza la quarta ed ultima manche con 18 catture, relegano al secondo posto il Portogallo con 13 catture ed al terzo la Spagna sempre con 13 catture, ma si respira nell’aria la possibilità di mettere uno dei ragazzi al primo posto dell’individuale con Francesco Baglini e così sarà…. La Under 16 è seconda nella generale con un ottimo argento mentre Baglini è proclamato Campione del Mondo Under 16 e questo riempie il cuore di tutti noi, ammortizzando la delusione del nostro 4^ posto.
Che dire, un mondiale faticoso, estenuante e difficile che ha messo a dura prova tutta la comitiva, dovendo rivedere e correggere ogni giorno le strategie, sicuramente il poco pesce presente non ci ha aiutati e la debacle del primo giorno ha reso tutto dannatamente difficile ma resta dentro di noi la certezza di aver guidato un gruppo di atleti fantastici, a cui questa esperienza servirà per il prosieguo della loro carriera agonistica. I ragazzi, lo staff, i Dirigenti i commissari tecnici sono stati coesi e compatti per tutto il periodo, il comportamento dei ragazzi è stato esemplare sia dal punto di vista umano che da quello tecnico ed in cuor nostro abbiamo la consapevolezza che anche quest’anno escono dalla categoria ragazzi maturati, forti e corretti che potranno togliersi molte soddisfazioni in futuro, perché queste nazionali sono una scuola di vita oltre che di pesca e questa rimane la più grande soddisfazione per tutti noi. I complimenti vanno alle tre nazioni che hanno occupato il podio, la classifica non mente mai, sono stati più bravi di noi ad interpretare i momenti del cambio di strategie ed hanno avuto più costanza nelle catture, perciò riconosciamo il dovuto e meritato tributo alla fortissima Spagna, al Portogallo ed alla Francia nell’ordine di classifica….. ed un arrivederci alle prossime sfide, senza scordare la Croazia e l’Olanda che hanno chiuso la classifica ed ai quali vanno comunque i nostri complimenti per l’impegno e la fatica.
Adesso vi do appuntamento al prossimo articolo dove tratteremo la “lettura del mare” in modo un po’ differente dal solito……vi aspetto…….ciao Max
Questo articolo è stato scritto da:
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Massimiliano Giacich, per tutti Max, nato a Livorno, entra in Polizia giovanissimo mantenendo la passione per la pesca acquisita nella città labronica. Svolge il suo servizio a Massa Carrara dove nel 1996 muove i suoi primi passi nel surf casting nella società Surf Club 91.
Ricopre diversi ruoli all’interno della FIPSAS tra cui quello di giudice di gara, diventando Giudice Nazionale, responsabile prima provinciale e poi Regionale per la Toscana del Settore Mare e di Presidente della Sezione Provinciale. Ma la sua più grande passione è per la parte tecnica, Istruttore di Pesca per la federazione, nel 2012 viene chiamato come Vice C.T. alla Nazionale Femminile di surf casting dove collabora con Alfonso VASTANO, dal 2013 e fino al 2016 viene nominato Vice C.T. alla nazionale Under 21 di surf casting collaborando alla guida dei ragazzi con Vittorio GALASSI, nel 2017 viene nominato Vice CT all’under 16 di surf casting collaborando il CT Agostino ANTONELLI e dal 2018 torna alla nazionale Under 21 di surf casting come vice CT con Lino MATERAZZO, con il quale condivide, sempre come Vice CT, anche il mondiale Femminile del 2017 in Sud Africa.
Vanta all’attivo una medaglia d’argento per nazioni con l’under 21 nel 2016 in Spagna a Castellion; una medaglia d’oro per nazioni nel 2019 nel mondiale under 21 svoltosi in Italia a Latina ed una medaglia d’argento per nazioni con l’under 21 nello scorso mondiale disputato in Spagna a Peniscola.
Collabora come Staff a tre mondiali di canna da natante, seguendo la nazionale Under 21 di quella specialità negli anni 2016 in Montenegro, nel 2019 a Lecce in Italia e nel 2021 in Slovenia a Pirano, collaborando con i CT Franco NOSTRINI ed Alberto MARCHI, contribuendo alla vincita di 3 medaglie d’oro, un argento ed un bronzo a livello di nazioni.
Appassionato alla formazione dei ragazzi nella pesca a surfcasting, mette a disposizione dei lettori quanto da lui imparato sulla interpretazione del mare, sulla base dell’esperienza maturata negli anni, nei diversi luoghi frequentati tra Mediterraneo e Oceano.
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